SENATO E VIVISEZIONE

Vivisezione-4

In questi giorni al senato si discute (e probabilmente si modifica) un emendamento che vieta l'allevamento a scopi di vivisezione, già approvato dalla camera e derivante dalla Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione animale. C'è il rischio che il senato modifichi l'emendamento in modo che la vivisezione in Italia possa ancora effettuarsi. Vanno fermati.

In basso trovate i dettagli della lettera già inviata al senato da molti cittadini italiani.

Ringraziandovi per l'attenzione,

cordiali saluti,

Maria

Egregi Senatori
Della  XIV  Commissione del Senato

In qualità di cittadino italiano mi rivolgo a Voi che dovete rappresentarmi. So che in questo momento nella Vostra Commissione è in discussione il recepimento in Italia della Direttiva Europea 2010/63/UE sulla sperimentazione animale, che porterà a una nuova versione della legge che regolamenta in Italia la sperimentazione animale.

Il giorno 1 febbraio la Camera dei Deputati aveva votato a grande maggioranza un emendamento che conteneva una norma restrittiva: il divieto di allevamento in Italia di cani, gatti e primati per vivisezione.

Vi chiedo di non cancellare questo emendamento e di portarlo intatto fino alla discussione in Senato.

Vi prego di ricordare che secondo il Rapporto Eurispes 2012,  l’86,3% degli italiani si oppone alla vivisezione.  Ed è vostro dovere tenere conto della volontà di chi vi ha eletto.

Vi ricordo anche che ormai  i maggiori scienziati del mondo, come ad esempio il Professor Umberto Veronesi, ritengono il modello animale ormai superato e non più valido allo scopo finale della ricerca: la nostra Salute.

Non permettete che tante creature innocenti, come i poveri cani beagle della fabbrica della morte di Green Hill, soffrano inutilmente soltanto per favorire le lobby dei vivisettori e dell’industria
farmaceutica.

Cordiali saluti
Maria Di Lernia, Milano