Gimnosofisti. Quei saggi o filosofi indiani, asceti e nudi, che zittirono Alessandro Magno

Naga indianoIL “VIAGGIO IN INDIA”? LO FACEVANO ANCHE 2300 ANNI FA. Ma è vero che nell’Antichità i giovani di buona famiglia romani e greci già “andavano in India”, con le medesime motivazioni e inquietudini, e spesso con gli stessi equivoci, di oggi?  E’ vero che, non solo sul piano commerciale, via Samarcanda, ma anche e soprattutto sul piano filosofico ed esistenziale, i punti di contatto tra India e Roma (e Atene) erano forse più numerosi dei contrasti? E chi, che cosa, cercavano i giovani intellettuali in India?

Cercavano le scuole dei gimnosofisti. Proprio come ai giorni nostri, i saggi indiani (ma allora erano veri e propri filosofi, non solo asceti) attiravano dall’Occidente greco-romano, per il mitico, già allora,“viaggio in India”, tanti giovani  intellettuali “alternativi” di quel tempo, che in mancanza di torpedoni gialli e crazy bus si accodavano alle carovane di retrovia che seguivano gli eserciti per poter viaggiare ben protetti, e che, se non lo erano già prima, tornavano vegetariani, cultori della filosofia indiana e magari “devoti nudisti”.

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