Le bolle di sapone fanno sorridere i bambini, ma sono anche…

Le bolle di sapone fanno sorridere i bambini, ma sono anche stato oggetto di studio scientifico per secoli. Operando sotto le leggi della fisica, le bolle cercano sempre di minimizzare la loro area di superficie, anche quando diverse bolle si aggregano. Due scienziati della Northwestern University hanno dimostrato che la tendenza a minimizzare l’area superficiale non è limitata alle bolle di sapone, ma si estende alle cose viventi. In un documento del 7 ottobre 2004, nel journal Nature, mostrano che le cellule nella retina prendono forme e si aggregano come le bolle di sapone, formando uno schema che si ripete per tutto l’occhio. Approfondire questo schema può aiutare i ricercatori a comprendere il gioco tra la genetica e la fisica nella formazione cellulare. “Le cellule che abbiamo studiato, quelle che troviamo nella retina della mosca della frutta, adottano forme e configurazioni predicibili matematicamente”, dice Richard W.Carthew, professore di biochimica, biologia molecolare e cellulare e co-autore del documento. “Come le bolle, la vita ha la tendenza a minimizzare la superficie e la sfrutta per progettare schemi cellulari intricati in strutture complesse come l’occhio”. (via Le cellule nella retina come bolle di sapone – ALTRO GIORNALE)


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