Precetti della cucina Zen


Storia:

Bodhidarma fu un discepolo del Buddha Gotama Siddharta, che viaggiando nell’Asia orientale giunse nel monastero cinese di Shaolin (ancora non si praticava nel tempio alcuna arte marziale); accolto come si accoglierebbe nei tempi nostri Paul Mc Cartney in persona, cominciò una lezione di dottrina buddhista, ad alcuni monaci però, molto di quella dottrina risultava difficile da comprendere, così il monaco Bodhidarma ideò un tipo di dottrina e di modo di vivere molto più semplice così che ogni persona di ogni parte del mondo potesse comprendere: così naque lo Zen.

5 principali regole Zen:
守黄叁组- shou huang sou zue- non mentire
吃换杀时- chia huan sha shi- non distruggere la vita
肉食谈素 – non nutrirti della vita
不俩补别扭- bu lia bu bien- non rubare
哭乁吃就 – non consumare bevande alcoliche

Cucinare Zen
I monaci cuochi rispettano tutti queste, in più altre regole che servono per la vita di noi stessi e del nostro pianeta
1. ogni pietanza dev’essere ben lavata per purificarla dal male
2. ogni pietanza dev’esser tagliata in pezzi per esse più facilmente mangiata con quaizì (questo a noi può importare poco perchè usiamo forchetta e coltello)
3. non gettare gli scarti di nessuna pietanza, tutto dev’esser utilizzato e niente dev’essere sprecato
4. non eccedere nei grassi per poter lavare pentole, piatti e stoviglie senza l’utilizzo di detersivi o qualsiasi altro veleno per la terra
5. cocinare ogni piatto in modo semplice: semplice non vuol dire non gustoso.

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