Felsineo passa ai salumi vegani: il popolo vegan si divide

Sono personalmente contraria al boicottamento delle aziende che introducono produzioni cruelty free, mantenendo produzioni con materie prime di provenienza animale. Questo tipo di ostruzionismo danneggia la causa animalista, l’imprenditore è improntato sul business e solo se il mercato risponderà positivamente all’offerta veg, questo continuerà a fare ricerca ed a produrre veg. Gli imprenditori offrono al mercato ciò che il mercato chiede. Quindi il fine giustifica i mezzi, compriamo senza sofferenza e di sofferenza ne verrà prodotta meno.

Patrizia Vaier

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Felsineo, nota azienda produttrice di salumi, passa al mercato “veg”: i consumatori vegani si spaccano tra chi è pro e chi contro

Salumi vegan

Felsineo, leader in Italia per la produzione di mortadella, segue la rotta delle già numerose aziende che hanno “ceduto” al veg: grazie alla partnership con Mopur Vegetalfood – che dal 2006 produce alimenti vegetali biologici e vegan – è nata infatti FelsineoVeg, azienda specializzata nella produzione di affettati vegani. La linea di prodotti, commercializzata con il marchio “Veghiamo”, comprende attualmente 6 varietà di affettati 100% vegetali a base di mopur, biologici e ogm-free, già acquistabili nei supermercati della catena Pam ma, a quanto pare, presto disponibili in tutta la grande distribuzione.

Si tratta di alimenti che vengono alla luce a Zola Predosa (BO) in uno stabilimento ad alta tecnologia inaugurato lo scorso 22 novembre, a pochi metri da quello storico in cui Felsineo produce ed esporta i propri salumi dal 1963. Niente coloranti e conservanti, garantisce l’azienda, per dei prodotti che hanno ottenuto la certificazione Bio e Vegan del consorzio Icea e che sono pensati non solo per vegetariani e vegani, ma per tutti coloro che cercano alternative alla carne: “Il nostro target di consumatori sono i flexitariani (vegetariani che talvolta si concedono carne e pesce, ndr) ed è il motivo per cui non ci siamo nascosti dietro a un nuovo nome ma abbiamo usato il nostro marchio, sinonimo da 50 anni di alimenti di grande qualità”, ha affermato Andrea Raimondi, presidente Felsineo e FMV, nata dalla joint venture con Mopur Vegetalfood.

Al momento la nuova fabbrica conta solo dieci operai, ma vista l’entità degli investimenti messi in tavola dalle aziende (oltre 5 milioni di euro) e la prospettiva di una produzione di oltre un milione di kg di affettati all’anno, c’è da pensare che le nuove assunzioni non si faranno attendere. “È un dato di fatto indiscutibile che stia crescendo il numero di consumatori che scelgono il vegetariano e il vegano. Non sono mode effimere, ma nuove abitudini alimentari che ben si posizionano sotto l’ombrello della salute e del benessere alimentare” continua Raimondi.

Ma cosa ne pensano i vegani?

Insomma, mentre sempre più aziende strizzano l’occhio a una fetta di mercato in continua espansione, viene da chiedersi quale sia la reazione dei consumatori vegani a questo tipo di cambiamento. Al netto delle singole considerazioni personali, facendo un rapido giro sui social paiono emergere due scuole di pensiero differenti: da un lato c’è chi vede di buon grado la decisione di Felsineo, convinto che si tratti di un esempio positivo per altre aziende produttrici di alimenti di origine animale, che potrebbero presto seguirne le orme e orientarsi verso il “veg”. D’altra parte c’è anche chi, però, rifiuta di acquistare prodotti realizzati da un’azienda specializzata nella lavorazione della carne, vedendo in questo tipo di iniziative solo un modo per penalizzare le piccole aziende che producono solo alimenti 100% vegetali, creando anche un problema serio di coerenza: in che modo un’azienda che produce mortadella può creare, eticamente, una vera alternativa?

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