Novità su Radio Krishna

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Da oggi è più facile ascoltarla,


basta andare su http://ift.tt/1SNLSnl e si apre automaticamente il player, link comodo dove poterla ascoltare direttamente senza troppi passaggi, anche se non è il sito ufficiale (è un dominio che avevo acquistato per la mia web radio, è già pagato fino a fine anno ed era un peccato non sfruttare questi mesi già pagati).

Ho fatto un tutorial! Sei fra le persone che sono state autorizzate a fare programmi (in diretta e/o registrati) per Radio Krishna? Ecco un mio video dove ti spiego cosa scaricare e come usarlo per realizzare le tue produzioni:


Per qualsiasi dubbio scrivimi!

Hare Krishna!

Tuo servitore, Ramananda Das

Pensiero del giovedi 8 settembre 2016

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giovedi 8 settembre 2016
« Un saggio si trovava nel suo giardino intento a raccogliere dei frutti. All’improvviso sente un rumore e vede un uomo che corre: «Ma dove vai così di corsa? – gli chiede il saggio. – Il mio vicino mi insegue con un fucile: sostiene che sia stato io ad appiccare il fuoco al suo granaio. – Sparisci, presto! Sistemerò io ogni cosa». Sopraggiunge l’altro uomo: «Dove corri così? – gli chiede il saggio. Sembri affannato. Siediti un attimo. – No, devo acciuffare un tale che ha appiccato il fuoco al mio granaio. Gli darò una lezione che ricorderà per tutta la vita! – Ma ormai quel tale deve essere lontano… Guarda questi frutti: sono deliziosi! Siediti, assaggiali!». L’uomo finisce per sedersi e gustare quei frutti, e il saggio gli fa ammirare anche i fiori e gli alberi del giardino, il cielo azzurro ecc. Questa breve pausa cambia l’umore a quell’uomo: egli rinuncia a inseguire il suo vicino e inoltre propone al saggio di aiutarlo a raccogliere quei frutti.
Direte che si tratta di una storia inverosimile. Non tanto… Il saggio sapeva che se avesse sbarrato il cammino all’uomo in collera dicendogli: «Fermati! Non vale la pena correre così!», l’altro lo avrebbe spintonato senza voler sentire una parola di più, ed egli sarebbe stato costretto a usare la forza. Cosa ha fatto allora? Ha distolto la sua attenzione offrendogli dei frutti. Questo significa che, per impedire agli esseri umani di compiere il male, anziché opporvisi, è preferibile cercare di deviare le loro energie. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov

La mente che trattiene

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La mente che trattiene

Pensare solamente a vincere è malattia.
Pensare solamente a usare le arti marziali è malattia.
Pensare solamente a dimostrare i risultati del proprio
allenamento è malattia. Anche fissarsi sul pensiero
di espellere tale malattia è malattia.
Tutto ciò che la mente trattiene in modo assoluto
dovrebbe essere considerata malattia.

Yukio Munenori, maestro di spada del XVII Secolo (tratto da: La spada che da la vita)

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Pensiero del mercoledi 7 settembre 2016

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mercoledi 7 settembre 2016
« Guardate un volto, un oggetto, un paesaggio… Siete coscienti di ciò che accade in voi in quei momenti? Avete mai pensato a quanto sia vasto, profondo e significativo l’atto di guardare? Sembra semplice, senza mistero, ma cercate di studiarlo meglio e scoprirete che possiede una dimensione magica.
Il vostro sguardo si posa su un oggetto… A partire da quel momento quell’oggetto rappresenta per voi un pericolo in agguato o una felicità che vi attende. Ciò dipende dalla sua natura, dalla sua forma, dalle sue radiazioni e anche dal vostro stato interiore, poiché tutto il vostro essere tende ad assumere la forma, le dimensioni e le qualità di quell’oggetto. Interiormente, sul piano psichico, che questo avvenga in modo consapevole o meno, voi iniziate ad assomigliare a ciò che guardate. Si tratta di una legge naturale, biologica. E da questa legge ben compresa e coscientemente applicata dipende la vostra possibilità di evolvere, di perfezionarvi. Perciò abituatevi a posare il vostro sguardo su tutto ciò che è bello, armonioso, luminoso, perfetto. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov

Cercare all’esterno

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Cercare all’esterno

Se smettiamo di cercare, cosa ci resta?
Ci resta ciò che è sempre stato qui, al centro.
Dietro alla ricerca c’è l’angoscia, il disagio.
Quando lo capiamo, vediamo che il punto non è la ricerca
ma l’angoscia e il disagio che spingono a cercare.
Capire che cercare all’esterno non è la via è un momento magico.
Ci rendiamo conto che qualunque cosa cerchiamo, saremo sempre delusi.
(Tratto da: Niente di specialeCharlotte Joko Beck)

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