TRA ORIENTE E OCCIDENTE, IL CONNUBIO TRA RELIGIONE, ALIMENTAZIONE E SALUTE

Ogni diritto è riservato a: http://www.agenziacomunica.net/2018/01/26/tra-oriente-e-occidente-il-connubio-tra-religione-alimentazione-e-salute/   (Nadia Loreti, com.unica 26 gennaio 2017)

 

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In questa epoca di necessarie riflessioni, in cui siamo più attenti alle nostre scelte di vita, l’alimentazione ha un posto sempre più preponderante. Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di dieta, nutrizione, benessere fisico e psicologico, tuttavia l’attenzione per il cibo ha radici antiche e molti testi sacri contengono delle indicazioni per mantenere l’organismo sano e purificato. Nell’Islamismo, nel Cristianesimo, nell’Ebraismo, nell’Induismo, fino al movimento Hare Krishna, esistono regole alimentari importanti, confermate da moderni studi condotti sull’argomento. Viviamo certamente in un’era di riflessione, ma in parallelo anche in un’era di consumo smodato, di shopping compulsivo, di una vita in cui il tempo viene percepito accelerato e compresso, con i ritmi delle attività umane che scorrono velocissimi, privando tutto del loro senso più vero e profondo. In questo affresco, ecco che, se da una parte esistono regioni del mondo dove ancora si muore di fame, dalla nostra parte del globo, a parte rarissime eccezioni, mangiamo troppo, soprattutto male. E abbiamo anche la cattiva abitudine di buttare il cibo, perché avanza, si guasta, ne cuciniamo troppo. L’alimentazione eccessiva e scorretta ci porta a soffrire per la maggiore di cattiva digestione, acidità di stomaco, gonfiori, allergie, intolleranze, se non di diabete, problemi vascolari e cardiaci: sicuramente alla base c’è una dieta sbagliata, un’associazione di cibi che non vanno d’accordo tra loro. Ippocrate raccomandava: “che il cibo sia la tua medicina”; infatti esiste una stretta corrispondenza tra alimentazione, salute e bellezza. Anche le rughe precoci e la cellulite derivano da un’alimentazione scorretta. Dalle moderne scienze nutrizionali all’omeopatia, alla medicina alternativa, l’invito è di ristabilire un equilibrio all’interno del nostro corpo, rispettandone le esigenze e ristabilendo un’armonia con il mondo circostante, i cicli stagionali e gli stimoli a cui il corpo è sottoposto giornalmente, che non sempre coincidono con l’idea di buona salute.

Negli ultimissimi tempi, nelle rubriche specializzate, nei programmi televisivi e sui giornali si fa spesso riferimento alla dieta kasher: di derivazione ebraica, rappresenta una delle soluzioni per acquisire un regime dietetico corretto, senza nulla togliere al significato trascendente della mizvà. Tra le combinazioni sbagliate, una di queste è l’accoppiamento della carne con il latte e i suoi derivati: ciò che la kasherùt vieta da sempre è infatti una delle peggiori associazioni possibili, poiché le proteine del latte e della carne non vanno mescolate fra loro dati i tempi digestivi molto lunghi e diversi. Inoltre il latte e i latticini creano una specie di impermeabile intorno alla carne ed essa diventa in questo modo inattaccabile dagli enzimi preposti alla digestione, bloccandone la digeribilità. Questo è solo un esempio, altre prescrizioni riguardano i carboidrati, le verdure e la frutta. Per quest’ultima poi va fatta una distinzione fra frutta dolce, semiacida e acida. Le combinazioni si basano sul fatto che alcuni cibi risultano più digeribili di altri, ogni alimento è digerito da succhi gastrici specifici e soprattutto con tempi e modalità diversi. Unendo fra loro cibi incompatibili blocchiamo la secrezione di certi succhi gastrici e quindi la digestione di certi alimenti.

Negli ultimi tempi è stato rivalutato il Vegetarianesimo, non solo come movimento filosofico ed etico, ma anche come un vero e proprio movimento salutista. È stato infatti accertato, anche dalla scienza ufficiale, che chi non mangia carne, o comunque chi si nutre solo di alimenti vegetali, è meno esposto a malattie dell’apparato cardiovascolare, a tumori, ipertensione, diabete. Da sempre i più grandi saggi e illuminati della storia hanno raccomandato di non mangiare carne a chi seguiva un cammino interiore, a chi praticava la meditazione. Nei Veda, i testi sacri dell’Induismo, ci sono continui inviti a non mangiare carne, perché “si diventa degni della salvezza quando non si uccide un essere vivente”. Lo stesso Buddha esortava a non mangiare carne, perché questo “spegne il seme della compassione”. Si trovano incoraggiamenti verso il Vegetarianesimo nella Bibbia, nel libro della Genesi, nel Corano e nei Vangeli, dai quali però le revisioni storiche ne hanno fatto sparire le tracce. Per tornare alla salute e alla medicina, non dimentichiamo che illustri scienziati, come Pitagora, Plutarco, Leonardo da Vinci, Albert Schweitzer, Albert Einstein, per non parlare di filosofi e pensatori come Jean Jacques Rousseau, Benjamin Franklin, Lev Tolstoj, Mohandas Gandhi, erano vegetariani. Francesco d’Assisi era vegetariano.

Esistono validi motivi ecologici a favore del Vegetarianesimo, tra cui gli enormi sprechi di risorse necessarie per mantenere gli allevamenti intensivi di bestiame da macello, nonché la distruzione di foreste e di terreni fertili, soprattutto nel Terzo Mondo, per creare pascoli. A parte l’aspetto più propriamente ambientalista, il Vegetarianesimo continua ad avere un forte carattere spirituale, morale e religioso. Insomma, ripensare al nostro stile di vita non significa non godersi più feste, matrimoni e quant’altro, ma significa avere un gesto d’amore nei confronti di noi stessi, ma anche nei confronti degli altri esseri viventi. Il profeta Maometto, che era vegetariano, disse: “chi è buono verso le creature di Dio è buono verso sé stesso”.

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Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale in Alimentazione vegetariana – vegan

http://www.unicusano.it

 

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OBIETTIVI E DESTINATARI

L’Università degli Studi Niccolò Cusano attiva, in convenzione con l’Università Popolare A.I.Nu.C, per l’Anno Accademico 2017-2018 il Corso di Perfezionamento in “Alimentazione vegetariana – vegan” afferente alla Facoltà di Scienze della Formazione di durata pari a 300 ore di impegno complessivo con relativa acquisizione di 12 CFU (Crediti Formativi Universitari).
Agli iscritti che avranno superato la prova finale verrà rilasciato l’Attestato del Corso di Perfezionamento in “Alimentazione vegetariana – vegan”.
Il Corso è accreditato ECM (Educazione Continua in Medicina) per le figure sanitarie di Medico, Biologo, Farmacista, Dietista, Psicologo, Infermiere, Fisioterapista, Odontoiatra con n. 36 crediti ECM. Coloro che rientrano nelle professioni accreditate e desiderano acquisire oltre ai CFU anche i crediti ECM dovranno farne richiesta al momento della iscrizione (per informazioni crediti ECM segreteria U.P.A.I.Nu.C. 3469860092 – 3317212974)

Il Corso si rivolge a preferibilmente a Medici, Biologi, Farmacisti, Dietisti, Psicologi, e a tutte quelle figure che direttamente o indirettamente intervengono nell’ambito della Nutrizione.

Da almeno un ventennio, l’alimentazione vegetariana-vegan si sta sempre più proponendo come un modello alimentare alternativo, basato su principi etici, salutistici ed ecologici. Anche la letteratura scientifica è oramai molto ricca di studi clinici, epidemiologici e metanalisi che attestano i benefici di tale alimentazione, soprattutto in relazione alla dilagante diffusione delle patologie croniche a livello mondiale. Il razionale di tali benefici risiede essenzialmente nella minor quantità di grassi saturi e trans, zuccheri semplici, proteine animali e miglior stile di vita scelto dai vegetariani e dai vegan, ma anche, e soprattutto, dal consumo quotidiano di abbondanti quantità di frutta e verdura, le cui proprietà sono incessantemente sostenute/dimostrate dagli emergenti studi di nutrigenomica. Tuttavia, nonostante, nei paesi occidentali, il numero di coloro che scelgono una dieta a contenuto ridotto o priva di alimenti di origine animale sia in costante aumento, parallelamente, non si riscontra un aggiornamento dei professionisti in ambito medico e nutrizionale che consenta di rispondere alle esigenze dei soggetti vegetariani-vegan e di quanti vogliano intraprendere tale percorso alimentare. L’attuale necessità, da parte del professionista, di una formazione continua ed aggiornata che gli consenta di acquisire un elevato grado di specializzazione, nonché di soddisfare le richieste degli utenti – clienti – pazienti, si coniuga con lo scopo del corso. Durante il percorso formativo, verrà trattata la scelta vegetarian-vegan nel suo contesto storico e sociale; sarà poi dedicata una sessione ad alimenti, nutrienti e loro biodisponibilità, nonché possibili carenze, in riferimento alla dieta a prevalente-esclusiva base vegetale, con approfondimenti su qualità, trasformazione e conservazione dei cibi. Successivamente, particolare attenzione verrà dedicata alla nutrizione vegetariana-vegan in condizioni fisiologiche, includendo tematiche attualmente molto discusse, quali l’adeguatezza di tale dieta in gravidanza e svezzamento. La scelta vegetariana-vegan in relazione alle principali patologie croniche costituirà la parte centrale del programma, con specifici riferimenti alla strutturazione di una dieta in casi di sindrome metabolica, malattie oncologiche e neurodegenerative. Il corso verrà completato da una rapida panoramica sull’importanza e l’utilità di una dieta a ridotto contenuto-priva di alimenti di origine animale in alcuni contesti sociali come: la scuola, lo sport, i luoghi di lavoro e gli ospedali.

 

Contatti Università

Via Don Carlo Gnocchi, 3
00166 – Roma
Numero Verde solo per informazioni richiesta di iscrizione: 800.98.73.73
Segreteria didattica corsi di laurea: 06.8932.0000 (dal lunedì al venerdì 9 – 22.00)

Tel 06.4567.8350
Fax 06.4567.8379
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Felsineo passa ai salumi vegani: il popolo vegan si divide

Sono personalmente contraria al boicottamento delle aziende che introducono produzioni cruelty free, mantenendo produzioni con materie prime di provenienza animale. Questo tipo di ostruzionismo danneggia la causa animalista, l’imprenditore è improntato sul business e solo se il mercato risponderà positivamente all’offerta veg, questo continuerà a fare ricerca ed a produrre veg. Gli imprenditori offrono al mercato ciò che il mercato chiede. Quindi il fine giustifica i mezzi, compriamo senza sofferenza e di sofferenza ne verrà prodotta meno.

Patrizia Vaier

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Felsineo, nota azienda produttrice di salumi, passa al mercato “veg”: i consumatori vegani si spaccano tra chi è pro e chi contro

Salumi vegan

Felsineo, leader in Italia per la produzione di mortadella, segue la rotta delle già numerose aziende che hanno “ceduto” al veg: grazie alla partnership con Mopur Vegetalfood – che dal 2006 produce alimenti vegetali biologici e vegan – è nata infatti FelsineoVeg, azienda specializzata nella produzione di affettati vegani. La linea di prodotti, commercializzata con il marchio “Veghiamo”, comprende attualmente 6 varietà di affettati 100% vegetali a base di mopur, biologici e ogm-free, già acquistabili nei supermercati della catena Pam ma, a quanto pare, presto disponibili in tutta la grande distribuzione.

Si tratta di alimenti che vengono alla luce a Zola Predosa (BO) in uno stabilimento ad alta tecnologia inaugurato lo scorso 22 novembre, a pochi metri da quello storico in cui Felsineo produce ed esporta i propri salumi dal 1963. Niente coloranti e conservanti, garantisce l’azienda, per dei prodotti che hanno ottenuto la certificazione Bio e Vegan del consorzio Icea e che sono pensati non solo per vegetariani e vegani, ma per tutti coloro che cercano alternative alla carne: “Il nostro target di consumatori sono i flexitariani (vegetariani che talvolta si concedono carne e pesce, ndr) ed è il motivo per cui non ci siamo nascosti dietro a un nuovo nome ma abbiamo usato il nostro marchio, sinonimo da 50 anni di alimenti di grande qualità”, ha affermato Andrea Raimondi, presidente Felsineo e FMV, nata dalla joint venture con Mopur Vegetalfood.

Al momento la nuova fabbrica conta solo dieci operai, ma vista l’entità degli investimenti messi in tavola dalle aziende (oltre 5 milioni di euro) e la prospettiva di una produzione di oltre un milione di kg di affettati all’anno, c’è da pensare che le nuove assunzioni non si faranno attendere. “È un dato di fatto indiscutibile che stia crescendo il numero di consumatori che scelgono il vegetariano e il vegano. Non sono mode effimere, ma nuove abitudini alimentari che ben si posizionano sotto l’ombrello della salute e del benessere alimentare” continua Raimondi.

Ma cosa ne pensano i vegani?

Insomma, mentre sempre più aziende strizzano l’occhio a una fetta di mercato in continua espansione, viene da chiedersi quale sia la reazione dei consumatori vegani a questo tipo di cambiamento. Al netto delle singole considerazioni personali, facendo un rapido giro sui social paiono emergere due scuole di pensiero differenti: da un lato c’è chi vede di buon grado la decisione di Felsineo, convinto che si tratti di un esempio positivo per altre aziende produttrici di alimenti di origine animale, che potrebbero presto seguirne le orme e orientarsi verso il “veg”. D’altra parte c’è anche chi, però, rifiuta di acquistare prodotti realizzati da un’azienda specializzata nella lavorazione della carne, vedendo in questo tipo di iniziative solo un modo per penalizzare le piccole aziende che producono solo alimenti 100% vegetali, creando anche un problema serio di coerenza: in che modo un’azienda che produce mortadella può creare, eticamente, una vera alternativa?

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Blu Room

Un occasionale speciale a Lugano, una stanza Blu che eleva le frequenze.

Già sperimentata con successo negli Stati Uniti e in Europa, la tecnologia della BLU ROOM™ utilizza la sinergia tra la geometria sacra, una specifica banda della luce blu ultravioletta ed alcuni principi di Tesla.

La BLU ROOM è una stanza ottagonale che isola dal mondo esterno. Avvolge in una piacevole atmosfera di dolce luce blu e induce un profondo stato di rilassamento. Questo facilita la concentrazione, permette l’accesso a nuovi livelli di coscienza corpo/mente/spirito, aumenta il focus creativo e produce notevoli effetti di benessere. Inoltre migliora l’umore e accelera i processi di guarigione.

Un profondo rilassamento promuove la vasodilatazione e facilita la circolazione sanguigna in tutto il corpo, specialmente nel cervello.

E’ altresì indicata a chiunque desideri prendere una pausa dalla routine quotidiana e dai ritmi imposti dalla vita.

Dosi di luce UVB hanno effetti bio-positivi che possono essere usati nella prevenzione, nella fisioterapia sportiva e nella riabilitazione. Durante i mesi più scuri la radiazione a piccole dosi compensa la carenza di luce.

La luce ultravioletta stimola il processo di produzione di Vitamina D3, un ormone steroide che favorisce diverse funzioni dell’organismo: cardiache, cerebrali, del sistema locomotorio, del metabolismo e soprattutto del sistema immunitario.

Le ricerche rivelano che la Vitamina D3 prodotta dal corpo a seguito dell’esposizione ai raggi UV è esponenzialmente più efficace dell’assunzione di integratori. Ad esempio un’esposizione di 3 minuti procura l’equivalente di 10’000 IU di Vitamina D3 assunta per via orale.

Attualmente vi sono 14 BLU ROOM attive nel mondo e sono già state fatte più di 25’000 sessioni che ne stanno confermando sempre più gli effetti benefici.

Pur non essendo un apparecchio medicale, già dalla prima sessione diversi pazienti ne hanno sperimentato effetti quali:

Sfera fisica: sollievo da dolori, processi di guarigione accelerati, netto miglioramento della mobilità, aumento significativo della Vitamina D3, prevenzione da malattie stagionali, miglioramenti da disturbi cronici. Sotto supervisione medica, alcuni pazienti hanno tratto benefici significativi nel trattamento complementare di patologie importanti quali ad esempio Parkinson, Epatite C, sclerosi multipla, infezioni post-operatorie, allergie, artrosi e artrite, osteoporosi, tendinite, tachicardia, ecc. Molti hanno riportato una normalizzazione della pressione sanguigna e nei livelli di colesterolo e insulina.

Sfera emotiva: un profondo stato di rilassamento, miglioramento dell’umore e del benessere generale, una sensazione di leggerezza, pace e tranquillità, maggiore creatività e felicità, una più forte percezione del sé, sollievo da stati depressivi, paure e stress, miglioramento delle relazioni sociali.

Sfera spirituale: cambiamenti di prospettiva, conoscenza spirituale amplificata, profonde guarigioni personali, maggiore consapevolezza, sogni lucidi, inusuali esperienze soggettive, grande potenziamento del focus e della presenza.

Stella del Nord Sagl

Via Sole 7, 6942 Savosa – Svizzera

(uscita autostrada Lugano Nord)

Tel +41 77 424 03 11

Email: [email protected]

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La mente ci guarisce più dei farmaci

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Lo scienziato Bruce Lipton milita in ambito medico dagli anni “60 e ha impiegato gran parte delle sue energie per rispondere a una semplice domanda: “Chi controlla il destino delle cellule?”. Tutte le cellule sono identiche, come spiega Bruce Lipton “Se si prendono cellule sane e si collocano in un ambiente sfavorevole, le cellule si ammalano e muoiono”. Quando una cellula è malata i medici iniziano la loro opera di prescrizione.

Quando ingeriamo un farmaco questo scatena una serie di reazioni biochimiche che coinvolgono tutto il corpo e non solo la sezione anatomica da guarire. Quelli che noi chiamiamo “effetti collaterali” sono degli effetti diretti del farmaco, in farmacologia non esistono “effetti collaterali”, ma solo effetti diretti. Quando prendiamo un farmaco diamo per scontato che la sua efficacia circa il nostro scompenso possa creare più benefici rispetto ai danni che quel farmaco sta causando con gli altri effetti diretti.

Secondo le statistiche, negli USA, i farmaci uccidono oltre 300.000 persone all”anno! La conclusione sorge spontanea: c”è qualcosa di sbagliato nella farmacologia moderna. Se a far ammalare le cellule è l”ambiente, eliminando un ambiente nocivo e spostando le nostre cellule in un ambiente sano e salutare, si arriverebbe a una guarigione spontanea.

Gli esseri umani sono composti da circa 50 trilioni di cellule, per spiegare meglio il concetto, lo scienziato Lipton paragona il corpo umano a una comunità dove ogni cellula rappresenta un individuo e ogni organo una collettività. Da qui ritorniamo alla domanda iniziale: da cosa dipende il destino delle nostre cellule?

A cambiare il destino delle cellule è il nostro flusso sanguigno. Il sangue dipende dal sistema nervoso e il suo modo di interagire con l”ambiente esterno. Come spiega Bruce:

“La medicina cerca di guarire le cellule dalla malattia andando a intaccare i meccanismi biochimici innescati dall’ambiente esterno. La medicina agisce sull’uomo quando il problema è l’ambiente.”

Al ricercatore Bruce Lipton è stata posta questa domanda: Allora in un ambiente sano possiamo guarire spontaneamente? Ecco la risposta:

“In teoria sì ma in termini pratici è tutto più complesso perché la nostra mente interpreta l’ambienteesterno a suo modo. Magari noi siamo posti in un ambiente sano ma la nostra mente inizia a leggerlo come un ambiente negativo e dannoso, il nostro sistema nervoso genera così una sostanza chimica che ci renderà ugualmente malati.”

Bruce Lipton, durante le sue ricerche, ha analizzato una grande quantità di dati relativi all’effetto placebo: molti farmaci che assumiamo, con la sperimentazione, si sono dimostrati addirittura meno efficaci del placebo. Gli esperimenti classici consistono nell’individuare un grosso campione di ricerca che lamenta una certa patologia, questo campione viene diviso in due gruppi. Al primo gruppo si somministra un medicinale vero, al secondo gruppo viene dato un placebo, ovvero una “falsa pillola” che non ha più potere di una mentina. Quando l’individuo era predisposto alla guarigione, si sentiva meglio e il corpo reagiva bene anche dopo aver assunto un inerte placebo.

Con questa premessa si arriva a parlare dei principi di guarigione spontanea legati al controllo mentale. Anche in questo caso, per spiegare una marea di saggi complicati, ci rifaremo a un esempio pratico:

Se chiudete gli occhi e pensate a una persona amata, il vostro sistema nervoso inizierà a produrre dopamina, serotonina, ossitocina… Questa miscela biochimica coinvolgerà l’intero organismo e voi potrete sentirne i benefici nel vostro corpo, la biochimica porterà un grosso bagaglio di benessere alle vostre cellule. Ecco perché se ci innamoriamo stiamo così bene in compagnia del nostro amato. Al contrario, se pensiamo a qualcosa che ci turba o ci spaventa o affrontiamo la vita frenetica con una continua ansia di sottofondo, questo ci fa ammalare, il nostro sistema nervoso secerne gli ormoni dello stress e alle nostre cellule non arriverà di certo una miscela chimica benigna!

Le persone non sanno che ogni giorno cresciamo. Sì, ogni giorno centinaia e centinaia di cellule muoiono e sono soppiantate da cellule nuove. Il nostro apparato gastrointestinale effettua un turnover di cellule ogni tre giorni. Se il nostro organismo viene “distratto” da farmaci, da “stress” da “pensieri negativi” o da centinaia di altre cose superflue, nel turnover potrebbe andare storto qualcosa e così potremmo ammalarci. I virus dannosi potrebbero subito attecchire.

A chi è capitato di ammalarsi senza aver preso freddo?

Se vi è successo, probabilmente perché il vostro organismo era distratto da altro e ha concesso l”ingresso di un virus. Discorso analogo anche per il cancro, così come spiega il ricercatore:

“Effettuando delle analisi a campione si è scoperto che le cellule tumorali albergano in tutti noi. Queste cellule ci sono sempre, in tutti, solo che il sistema immunitario è funzionante quindi ne impedisce la crescita.”

La scienza ci dice che il corpo risponde alla fisica quantistica mentre la medicina odierna è basata sulla fisica di Newton. La farmacologia vuole stravolgere la biochimica dell’organismo aggiungendo altra chimica. Secondo la logica dettata dalla fisica dei quanti, più che somministrare altra chimica bisognerebbe innescare un cambiamento dell’energia. Secondo la fisica quantistica è tutto energia, quindi anche i nostri pensieri lo sono.

La mente è energia. Quando si pensa s’innesca un potenza di trasmissione che si traduce in segnali biochimici che si propagano in armonia con il nostro corpo.

Poiché le aziende farmaceutiche non potrebbero vendere i pensieri, non investono neanche un centesimo per dimostrare la stretta correlazione tra “mente-corpo” in termini di “segnale-risposta”. Il segnale dettato dalla mente potrebbe costantemente essere di benessere così come la risposta.

I pensieri generano un campo di energia che viene convertito in un segnale biochimico capace di curarci in modo del tutto naturale.

Bruce Lipton, ex professore universitario -ha abbandonato la cattedra perché sapeva che ciò che insegnava non corrispondeva a realtà-, ha deciso di concentrare tutte le sue energie nella medicina quantistica.

Purtroppo non è così facile riuscire a gestire il flusso dei pensieri. Questo perché gran parte del potere risiede nel subconscio. Noi umani usiamo il subconscio per il 95% dei nostri processi mentali, solo il 5% dei nostri processi mentali è dettato dalla mente cosciente.

La trama del subconscio è stata costruita nei primi 6 anni di vita. Cosa è stato appreso in questi primi delicatissimi anni, diventa il punto cardine della nostra vita da adulti fino a condizionare il nostro comportamento e la nostra salute. Purtroppo non possiamo controllare il subconscio ma possiamo “riprogrammarlo”. Come spiega l”ex docente:

“Molti studi mostrano che le malattie degli adulti che hanno, come il cancro, hanno a che fare con la programmazione e l”ambiente in cui viviamo nei primi sei anni di vita.”

In altre parole, da bambini “assorbiamo” gli atteggiamenti negativi che abbiamo intorno e così programmiamo il subconscio predisponendolo a fattori come preoccupazioni, sensi di colpa, ansie…

“E” dimostrato che se un bambino adottato è cresciuto da una famiglia dove uno dei genitori ha un tumore, nella vita adulta il soggetto adottato ha più probabilità di sviluppare un cancro”.

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