E intanto la grassona continua a cantare…

In riferimento a ciò che succede in questi giorni il mio caro amico Michael mi ha ricordato una espressione colloquiale americana che dice: “It ain’t over till the fat lady sings” (non è finita fintanto che canta la grassona).

L’origine del modo di dire viene dall’opera “Il crepuscolo degli dei” di Wagner, nella cui ultima aria la valkiria Brunilde canta per una ventina di interminabili minuti prima del finale dell’intera opera, che corrisponde poi alla fine del mondo.

Si tratta di uno slang che vuol significare che non è finita finché non è davvero finita, e noi che in relazione al tema degli ormai famigerati arresti di massa vediamo il susseguirsi di termini, ultimatum e annunci stiracchiarsi in modo sempre più acrobatico in avanti nel tempo, mentre un rapido sguardo ai media mainstream ci dice che la grassona continua imperterrita a cantare, con la solita e collaudata zuppa di fesserie, notizie pilotate e falsità, gossip e sport che non smette di sostenere una realtà virtuale ormai oltre i limiti di una grottesca follia, ebbene noi non sappiamo più cosa pensare.

Spesso ricevo mail che mi chiedono spiegazioni ora su questo ora su quell’aspetto della fase storica schizofrenica che stiamo vivendo, e sento che sia il caso di rispondere un po’ a tutte, attraverso alcune considerazioni e precisazioni di ordine generale che voglio riunire in questo post, ordinandole in forma di domande e risposte.

1 Davvero sta succedendo qualcosa o tutto continua e continuerà come sempre?

Questo dubbio si insinua sottilmente anche in chi finora ha prestato attenzione all’informazione alternativa su internet.

Perché i media di massa stanno veramente dando fondo alle loro magiche abilità per sostenere la Matrix illusoria, ma in realtà basta poco per sincerarsi che la realtà che essi ci spacciano come vera è e rimane una ipnosi, e che ciò che vien detto è fittizio. Dobbiamo tornare a mettere in relazione incessantemente ciò che vien detto con ciò che viene fatto per trovare un punto fermo a cui appigliarsi.

Limitandoci alla sola situazione nazionale, fa davvero impressione pensare che vi siano ancora nel pubblico così tanti incompetenti assoluti – voglio ripeterlo, incompetenti assoluti – che sono convinti tuttora che “il nostro premier sta lavorando bene” e “sta salvando l’Italia”.

Sono i fatti stessi a smentire le dichiarazioni che vengono cantilenate dai giornalisti perché entrino pervasivamente nei nostri circuiti mentali.

E i fatti sono, un esempio fra tutti, che le nazioni appartenenti al blocco NATO dal punto di vista giuridico non sono dei soggetti pubblici, ma privati. NON SONO SOGGETTI PUBBLICI MA PRIVATI. L’Italia ad esempio di fatto non è una repubblica, con un bene pubblico che appartiene alla comunità dei Cittadini Italiani. Non esiste cioè attualmente la Repubblica Italiana. Esiste una “company”, ossia una azienda, dal nome Republic of Italy, regolarmente registrata alla SEC, ossia U.S. Securities and Exchange Commission, il massimo organismo americano di controllo del mercato, come si può vedere a questo link.

…continua su http://www.iconicon.it/blog/2012/07/intanto-la-grassona-continua-cantare